28 Luglio 2015

L'Italia è uno dei Paesi maggiormente soggetti all'inquinamento da ozono, un gas dall'odore pungente, formato da tre atomi di ossigeno. Uno strato di ozono è presente nella stratosfera (la fascia di atmosfera tra 10 e 50 km di altezza), dove protegge la terra dall'azione dannosa dei raggi ultravioletti provenienti dal sole; quando si discute di buco dell'ozono ci si riferisce a questo strato. L'ozono è però anche presente nella troposfera, più vicina alla terra rispetto alla stratosfera, dove è in continuo incremento a causa del riscaldamento globale della Terra e dove rappresenta un pericoloso inquinante per la salute. Qui l'ozono si forma per l'interazione dei raggi solari e ultravioletti con altri inquinanti come gli ossidi di azoto e i composti organici volatili, per lo più prodotti dagli scarichi dei veicoli e dalle emissioni industriali, in particolare da raffinerie e da solventi. I suoi livelli aumentano con le temperature elevate, è quindi un tipico inquinante estivo: durante questa stagione le sue concentrazioni crescono ovunque e particolarmente nelle grandi città. Colpisce soprattutto l'apparato respiratorio, sia direttamente attraverso la sua potente azione ossidante e irritativa, causando infiammazioni e peggiorando la funzionalità polmonare, sia indirettamente aggravando i danni causati dal particolato.

Livelli di ozono particolarmente elevati comportano un rischio di mortalità molto più alto rispetto alle aree più salubri. Secondo recenti studi ogni aumento di 10 ppb di ozono si accompagna, infatti, a un aumento di mortalità per cause respiratorie del 3%, mentre la mortalità nei nuclei urbani americani più inquinati da ozono è tripla rispetto alle aree con le concentrazioni più basse.  Nuove evidenze scientifiche hanno provato come questo inquinante favorisca l'insorgenza di infezioni respiratorie, ad esempio le polmoniti, e come l'aumento di mortalità sia in parte legato proprio a queste.

Negli ambienti interni le concentrazioni di ozono sono molto inferiori rispetto all'esterno e secondo studi scientifici USA l'aria condizionata ne mitiga gli effetti negativi.

 

[Fonte: Corriere della Sera, pag.23]