Come si Diagnostica?

La tecnica non invasiva migliore per approcciare la diagnosi di ipertensione polmonare è l’ecocolordoppler cardiaco. Un ecocardiogramma permette una visualizzazione molto accurata del cuore e consente di documentare le alterazioni morfologiche e strutturali che rappresentano segni indiretti di ipertensione polmonare.
 
Tuttavia per effettuare una diagnosi definitiva è necessario sottoporsi al cateterismo cardiaco destro. Questa procedura invasiva viene eseguita in regime di ricovero e senza necessità di sedazione profonda o anestesia totale. Attraverso questo esame è infatti possibile misurare in modo diretto la pressione nell'atrio destro del cuore, la pressione polmonare media, la portata cardiaca.
 
Per la valutazione complessiva del paziente con ipertensione polmonare o sospetto di ipertensione polmonare possono inoltre risultare utili:
 
  • Spirometria: il paziente respira tramite un boccaglio e l’apparecchio collegato al boccaglio misura vari aspetti della respirazione, per riscontrare eventuali anomalie associate all’ipertensione polmonare (in particolar modo una riduzione della diffusione alveolo capillare)
  • Emogasanalisi (EGA): è un prelievo di sangue arterioso per misurare la quantità di ossigeno e di anidride carbonica in esso presenti.
  • Test del cammino e test da sforzo cardiopolmonare: per valutare la tolleranza cardiaca allo sforzo e la presenza di eventuale insufficienza respiratoria durante l’attività fisica

Quale è il follow up clinico?

I pazienti vengono seguiti in un ambulatorio dedicato e sottoposti a valutazione clinica e funzionale trimestrale che comprende:
 
  • Spirometria globale con diffusione alveolo capillare
  • Test del cammino
  • Emogasanalisi

A questi esami semestralmente viene associata l’esecuzione dell’ecocardiogramma ed annualmente il cateterismo cardiaco destro. In caso di segni clinici e strumentali di peggioramento si valuterà di volta in volta se anticipare l’esecuzione del cateterismo cardiaco destro.