19 Dicembre 2017

Dalla fine degli anni ‘50 e annualmente dal 2001, la DOXA, in collaborazione con l’ISS e l’IRFMN conduce una indagine sul fumo. Ogni anno, il campione di più di 3000 soggetti è rappresentativo per età, sesso, area geografica e caratteristiche socio-economiche della popolazione Italiana di età ≥15 anni.

Alcuni dati significativi:
In Italia la prevalenza di fumo (21%) è ai minimi dagli anni ’60. Ciononostante, il fumo rimane il principale fattore di rischio di morte evitabile.
Rispetto agli altri paesi Europei in Italia si fuma relativamente poco, ma ancora troppo.
E’ ancora frequente per i non fumatori italiani essere esposti al fumo passivo in luoghi pubblici e nei mezzi di trasporto privati
Attenzione a nuove forme di tabacco (sigarette rollate a mano; sigarette elettroniche, iQOS) studiate ad arte dall’industria del tabacco per vendere il loro prodotto (soprattutto ai giovani).

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Sistematicamente tutti gli anni si osserva che il numero di utilizzatori di sigaretta elettronica che avevano smesso di fumare grazie alla sigaretta elettronica è inferiore a quello di coloro che hanno incominciato (o ricominciato) a fumare sigarette convenzionali a causa della sigaretta elettronica