19 Febbraio 2024

Raramente una istituzione dello Stato si esprime in modo così netto e chiaro: “La grave crisi di sostenibilità del sistema sanitario nazionale non garantisce più alla popolazione un’effettiva equità di accesso alle prestazioni sanitarie, con intuibili conseguenze sulla salute delle persone e pesante aumento della spesa privata”.

Così si è pronunciata la Corte dei conti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, aggiungendo poi: “Il Ssn dopo aver sostenuto l’impatto della pandemia, soffre di una crisi sistemica accentuata dalla “fuga” del personale sanitario, non adeguatamente remunerato, cui si dovrebbe rispondere, a livello nazionale e regionale, con decisioni ed investimenti non più rinviabili, nei campi dell’organizzazione, delle strutture, della formazione e delle retribuzioni, capaci di ridare lustro ad una professione che, assieme a quella degli insegnanti, misura il senso civile di un Paese”. La relazione punta il dito anche sulle disparità regionali e sulle carenze del territorio, sottolineando diversi aspetti condivisibili sulle risorse in relazione all’andamento demografico e ai bisogni di salute della popolazione.
Non c’è molto da aggiungere all’ennesimo grido di allarme sulla tenuta del nostro Servizio sanitario, speriamo non resti inascoltato come tutti gli altri sinora.

Foto Unsplash
 
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