La criobiopsia è una particolare tipo di prelievo istologico eseguito in corso di esame broncoscopio.
Nel nostro centro, l'Ospedale San Giuseppe di Milano, viene utilizzata nella diagnosi delle interstiziopatie polmonari fibrosanti, in quei soggetti in cui i dati clinici e radiologici si sono dimostrati insufficienti per raggiungere una diagnosi certa.
La criobiopsia  rappresenta una alternativa alla biopsia polmonare chirurgica da offrire ai pazienti che necessitano di un approfondimento istologico.

Come si svolge

Questa procedura viene eseguita in regime di ricovero. I pazienti da sottoporre a questo esame sono discussi preliminarmente in meeting multidisciplinari con la presenza di pneumologi e radiologi.
Tutti i pazienti, prima di eseguire la procedura di criobiopsia, hanno eseguito una visita anestesiologica ed hanno inoltre eseguito alcuni esami, tra cui le prove di funzionalità respiratoria (spirometria globale e DLCO), il test del cammino, l'emogasanalisi e l'ecocardiogramma. La procedura viene eseguita in camera operatoria, con il paziente in anestesia generale ed intubato con tubo rigido da 8 mm. Attraverso il tubo endotracheale viene introdotto il fibrobroncoscopio e attraverso di esso viene introdotta una sonda particolare, detta criosonda, che viene portata nel polmone periferico sotto guida fluoroscopica.
Una volta in posizione questa sonda viene portata per pochi istanti a -80°C; in questo modo gelifica un porzione di parenchima polmonare circostante che così  rimane attaccato alla criosonda ed estratto con essa. In genere vengono prelevati 3-4 campioni bioptici. La procedura richiede circa 30 minuti. Le complicanze sono il pneumotorace ed il sanguinamento; nel complesso la criobiopsia comporta meno complicanze di una biopsia chirurgica.
Si tratta di una procedura che deve essere eseguita in centri con esperienza.